Approvato il bilancio sociale del Csv Belluno Treviso

Oltre 1 milione di euro impegnati a servizio delle associazioni bellunesi e trevigiane. È la cifra resa nota all’ultima assemblea riunitasi a Vittorio Veneto, molto partecipata con il 70% delle associazioni aderenti rappresentate. In tale sede sono stati approvati sia il bilancio consuntivo 2022 che quello sociale 2022, dai quali emerge un quadro solido per il Csv Belluno Treviso. Quelli presentati sono risultati particolarmente importanti per gli Enti del Terzo settore del territorio, oltre 1900 distribuiti tra le province di Belluno e Treviso.  

«Sono aumentati gli impegni in termini di spesa, con un investimento di circa 100 mila euro in più rispetto all’anno precedente, il numero e la qualità dei progetti realizzati e dei servizi offerti a favore delle associazioni», commenta la presidente Elisa Corrà. «Siamo lieti di presentare i risultati raggiunti nelle diverse aree progettuali nell’esercizio delle funzioni previste dall’art. 63 del Codice del Terzo Settore per i Csv. Se l’obiettivo del bilancio sociale è quello di misurare e comunicare il senso e il valore del lavoro svolto dal nostro ente per rinforzare il dialogo e la fiducia con i diversi portatori di interesse, il nostro fare è stato riconosciuto».

Circa il 43 per cento dell’impegno, in termini di oneri ma anche di forze dedicate, si è concentrato sull’area di promozione, orientamento e animazione, che comprende la maggior parte dei servizi richiesti a un Csv. Soddisfacente è stato il coinvolgimento di giovani in aula con percorsi formativi (con 15 istituti coinvolti, 107 classi e oltre 2300 studenti coinvolti), la collaborazione con gli istituti (42 quelli coinvolti) e la presenza di 1400 alunni che hanno svolto almeno un percorso in 96 Enti del Terzo Settore (Ets). Efficace l’orientamento al volontariato che ha coinvolto 122 adulti, 5 soggetti autori di reato inseriti in associazioni, 8 persone escluse dal mondo del lavoro inserite all’interno di Organizzazioni di volontariato (Odv) o Associazioni di promozione sociale (Aps).

Un impegno significativo è stato dedicato alla co-progettazione con 13 attività gestite nel 2022 e 56 associazioni coinvolte. Le 6 co-progettazioni della provincia di Treviso riguardano l’ambito degli anziani/malattie, della disabilità, della famiglia, della povertà/inclusione e della salute mentale, e vedono il coinvolgimento di 36 Ets (di cui 31 Odv) e 10 enti pubblici. Le 7 co-progettazioni dell’area di Belluno riguardano la ripartenza post Covid-19, la digitalizzazione, la creazione di occasioni di lavoro riservate ai giovani del territorio, l’informazione, la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e dell’infanzia e vedono il coinvolgimento di 20 Ets (di cui 14 Odv), 14 enti pubblici e 7 realtà profit. 

Oltre 100 gli Enti del Terzo Settore incontrati per consulenze ai bandi per 140 ore di colloqui.

L’avvio del Registro Unico del Terzo Settore (Runts) a fine 2021 ha coinvolto, nel corso del 2022, il Csv e le associazioni in un cambio radicale circa le procedure di iscrizione di Aps e Odv. Sono ben 613 le consulenze offerte sul tema dell’iscrizione al Runts, che si sommano a quelle sul tema civilistico e sulla privacy (1191), fiscali e amministrative (570) e assicurative (65).

Per l’area formazione la fa da padrona l’Università del Volontariato, sia in presenza presso il campus Cà Foscari che online: 630 i partecipanti per un totale di quasi 200 ore e oltre 50 relatori, ma anche la formazione specifica su svariati temi è stata seguita con 12 ore di formazione e quasi 300 presenze.

In crescita l’area comunicazione e informazione con il servizio puntuale di newsletter, centinaia di uscite sui media e 5 servizi video dedicati alle associazioni. Nell’area ricerca e documentazione si sono registrati 113 movimenti di libri, l’organizzazione di due concorsi letterari e la cura nella ricerca dedicata alle esigenze delle associazioni sportive.

AMBITI DI INTERVENTO: POPOLAZIONE 40-64, CAMBIAMENTI DELLA STRUTTURA FAMILIARE, TRANSIZIONE DEMOGRAFICA 

Temi con cui il Csv Belluno Treviso dovrà confrontarsi sin d’ora riguardano certamente il rapido invecchiamento della popolazione e l’aumento delle persone sole. Guardando all’evoluzione della popolazione per età, si assiste, negli ultimi vent’anni, a un aumento esponenziale della fascia d’età 40-64 (da 70.995 persone nel 2002 a 74.051 nel 2023 per Belluno, da 261.312 a 331.062 per Treviso), mentre parallelamente si registra la stabilità delle fasce 0-14 e 15-39 per Treviso e un netto calo a Belluno. Sarà dunque alla fascia di quanti hanno oggi 40-64 che dovrà prestare particolare attenzione il Csv, proiettando il pensiero tra un decennio dove vi sarà un sicuro aumento dei bisogni sociali. Infatti nel 2031 si prevede che la popolazione degli oltre 65enni passi a Belluno dagli attuali 55 mila ad oltre 60 mila e in provincia di Treviso dagli attuali 205 mila a 245 mila. Crescerà, inoltre il numero delle coppie senza figli nel territorio veneto (+11%) come anche le persone sole di sesso femminile (+12%). 

Obiettivi concreti e immediati

  1. La promozione e l’inclusione della fascia di popolazione in età matura 40-64 all’interno di percorsi di volontariato, partecipazione attiva e impegno civile. Con lo scopo di: rafforzare l’inserimento delle persone in reti e aumentarne l’efficacia, sostenere un invecchiamento attivo, aumentare la partecipazione alla vita sociale locale;
  2. promuovere con gli enti locali e le istituzioni un tavolo di accompagnamento alla transizione demografica: digitalizzazione e invecchiamento, servizi sociosanitari per la casa come luogo di invecchiamento, adeguamento delle abitazioni per un invecchiamento in sicurezza e maggiormente autonomo;
  3. promuovere un primo bilancio della riforma del Terzo settore: la riforma ha riconosciuto al Terzo settore un ruolo di primo piano nella co-programmazione con le istituzioni chiedendo al contempo al Terzo settore di istituzionalizzarsi, adottando statuti e contabilità. A due anni dall’istituzione del Registro Unico, è fondamentale avviare un bilancio sul percorso, individuando anche opportuni correttivi nella messa a punto che diano pieno sviluppo alla riforma e risolvano elementi di rigidità non funzionali;
  4. avviare percorsi di autopromozione degli enti del Terzo settore.

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