Universo Sport e Cultura in provincia di Belluno

Consulenza, da quella fiscale-contabile a quella legale, supporto promozionale e formazione. Sono le principali necessità delle associazioni sportive e culturali bellunesi emerse dalla ricerca “Universo sport e cultura in provincia di Belluno” presentata al pubblico mercoledì 24 novembre.
Si tratta di un’indagine conoscitiva sulle associazioni affiliate ad Aics Belluno (Associazione italiana cultura sport) svolta proprio dall’Aics provinciale in collaborazione con il Csv Belluno Treviso con l’obiettivo di avere un quadro fedele e preciso in riferimento alle richieste e necessità delle associazioni.
Il progetto si è avvalso del contributo del sociologo Diego Cason, impegnato in particolare – insieme allo staff del Csv, in particolare Nicola De Toffol e Nevio Meneguz – nella realizzazione del questionario, nell’analisi dei dati raccolti e nella stesura della relazione. Il lavoro si è realizzato all’interno del progetto “Smile thinking” (Dgr n. 13/2021) di Aics Veneto con il contributo della Regione del Veneto.
La ricerca è stata condotta da Sandro della Vecchia e Simonetta Giuriato dell’Aics coordinati da Massimo Ferigutti attraverso un questionario on-line di 48 domande, che ha raccolto 202 risposte, raggiungendo quindi il 79,5% degli interessati.
Alcuni dei risultati serviranno in prospettiva all’Aics bellunese per fare ulteriori approfondimenti o per guidare la pratica operativa dell’associazione.

I principali risultati emersi
È il comune capoluogo, con una percentuale del 27,5%, ad accogliere la maggior parte delle sedi legali delle associazioni. Vi è inoltre una significativa presenza di associazioni di fondazione molto recente: quelle costituite nel nuovo millennio rappresentano i tre quarti del totale.
Il 76,2% delle associazioni ha un legale rappresentante di sesso maschile e, quindi, solo il 23,8% di sesso femminile. Analizzando l’età dei legali rappresentanti, salta subito all’occhio come il 69,8% abbia dai 46 anni in su e come in un solo caso vi sia un under 25 alla guida di un’associazione, pur essendo la maggior parte degli enti di recente costituzione.
La fascia d’età preminente fra i soci è quella che va dai 36 ai 45 anni (27,6%).
Il questionario conferma il fatto che vi è una forte percentuale di associazioni di tipo sportivo (62,4%), ma significativa è anche la presenza di quelle impegnate, ad esempio, in attività culturali e sociali.
Analizzando le aree di intervento, quelle più diffuse sono lo sport (46,8%) e la famiglia (27,5%).
Le attività principali sono lo sport dilettantistico (28,2%), gli eventi e le mostre (13,2%), la promozione della cultura (11,1%), le iniziative artistico-espressive (10,4%) e quelle legale alla salute e al benessere (10,2%).
Il 96% degli intervistati ha affermato di essersi rivolto all’Aics. Il servizio ritenuto prioritario è quello della consulenza – ad esempio in materia di tesseramento, assicurazioni e fiscale-amministrativa o per la redazione dello statuto –¬, seguito dalla formazione e dalla partecipazione ai bandi.
Il questionario ha anche evidenziato quattro principali necessità: bisogno di reperire volontari; bisogno di supporto per migliorare le azioni promozionali/comunicative; bisogno di reperire risorse (economiche, logistiche, strumentali); bisogno di supporto “specializzato” nei vari aspetti connessi alla gestione di un’associazione.

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