Mondo Profit e Terzo Settore: insieme per rispondere ai bisogni sociali del territorio

Csv Belluno Treviso ed Epta insieme, per facilitare una collaborazione sinergica tra settore profit e non profit, basata sul trasferimento di competenze manageriali e di know-how dalla sfera aziendale a beneficio degli Enti del Terzo Settore.

Questa la mission del progetto “Il valore della reputazione. Territori generativi tra innovazione sociale e responsabilità sociale d’impresa” proposto dal Csv, che è ente capofila, in partnership proprio con Epta, leader globale nel settore della refrigerazione commerciale, e in collaborazione con Confindustria Belluno Dolomiti, Comitato d’Intesa Odv, Afdvs-Associazione Feltrina Donatori Volontari Sangue.

Il progetto nasce dalla volontà di sperimentare un nuovo paradigma di welfare territoriale basato sull’innovazione sociale: un’iniziativa, dunque, pionieristica che unisce le forze del mondo dell’impresa a quelle del volontariato per rispondere ai bisogni sociali del territorio.

Ente finanziatore, per 36 mila euro, è Fondazione Cariverona attraverso il Bando “Sinergie”, volto proprio a sollecitare alleanze sinergiche tra soggetti non profit e profit in grado di generare un impatto a beneficio della comunità.

Sono molteplici le attività in programma, che avranno un focus particolare sull’adattamento della metodologia della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) al settore non profit. Il principale obiettivo è quello di sviluppare strumenti personalizzati per le associazioni, per monitorare e rendicontare in modo trasparente e preciso attività, risultati raggiunti e impatto sociale generato. Oltre a ciò, sarà avviato un processo di definizione di strategie avanzate di fundraising, centrate sulla costruzione di relazioni solide con donatori, sponsor e altre parti interessate. Ancora, sarà messo in campo un piano di comunicazione efficace per valorizzare e diffondere le iniziative intraprese, rafforzando la visibilità dell’organizzazione all’interno della comunità e tra i partner strategici.

Il progetto prevede inoltre la definizione di percorsi innovativi di volontariato aziendale. Questi saranno strutturati sulla base di bisogni sociali, già rilevati con un precedente lavoro di mappatura del territorio effettuato dal Comitato d’Intesa. Il modello verrà intanto sperimentato con il personale di Epta: i dipendenti che decideranno di partecipare a attività di volontariato saranno affiancati da professionisti qualificati, che garantiranno una formazione dedicata e cureranno l’organizzazione di attività di team building volte a rafforzare lo spirito di gruppo. Inoltre, i professionisti offriranno supporto continuo durante tutto il percorso, assicurandosi che le competenze acquisite siano trasferibili anche nel contesto lavorativo e che le attività rispondano ai bisogni concreti delle associazioni coinvolte.

Al termine, si procederà con la raccolta e l’organizzazione dei risultati, che saranno poi presentati in un convegno, realizzato dal Csv in collaborazione con Confindustria Belluno Dolomiti, rivolto alle imprese del territorio bellunese.

«Si tratta di un progetto innovativo, volto a favorire una collaborazione sempre più stretta tra il settore privato e le organizzazioni di volontariato, creando sinergie che possano generare un impatto positivo per la comunità e promuovere una cultura di responsabilità sociale condivisa. Non solo: gli strumenti elaborati saranno messi in seguito a disposizione di tutte le associazioni», dichiara la presidente del Csv Belluno Treviso, Elisa Corrà.

«Supportare lo sviluppo del territorio e delle comunità prossime ai nostri stabilimenti, come quella bellunese, è una delle priorità che guida il nostro operato – aggiunge Monica Toffanin, HR Director Italia di Epta. Abbiamo espresso con entusiasmo la nostra volontà di essere partner di questo progetto, per stimolare l’attenzione e il dinamismo delle imprese del nostro territorio e l’intraprendenza dei nostri dipendenti. Attraverso il progetto EptaGIVES, offriamo loro una giornata di lavoro, ovvero otto ore retribuite all’anno, da dedicare ad azioni di volontariato. Vogliamo dare la possibilità alle nostre persone di poter fare la differenza, ognuno nel proprio piccolo».

 

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