Giuseppina Torre, la pianista “con le scarpe rosse” il 29 novembre a Mogliano Veneto

Gli studenti e i cittadini di Mogliano Veneto incontrano Giuseppina Torre, la pianista “con le scarpe rosse”, per un confronto sul tema della violenza contro le donne e per ascoltare la sua musica.

L’appuntamento si terrà venerdì 29 novembre, alle 21 presso l’Aula Magna del Liceo Statale “Giuseppe Berto” in via Francesco Barbiero 82, nella settimana in cui ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, grazie alla collaborazione tra il Liceo Statale e l’Associazione Famiglie 2000.

«L’iniziativa coinvolgerà studenti, docenti, genitori e tutta la cittadinanza in un evento che unisce il concerto a una riflessione con la musicista stessa, col fine di promuovere una cultura che aiuti le nuove generazioni e gli adulti impegnati nelle principali agenzie educative a comprendere che evitare episodi di violenza di genere è possibile solo facendo rete», spiegano i promotori. 

 

L’incontro e il concerto

Giuseppina Torre, pianista e compositrice di fama internazionale, è nota anche per esporre sul pianoforte, durante i suoi concerti, due scarpe rosse, ormai simbolo del contrasto alla violenza. L’artista, vincitrice di diversi premi per la musica strumentale negli Stati Uniti, è stata vittima di violenza da parte dell’ex marito, ma ne è uscita dopo una lunga storia processuale, grazie anche alla chiamata di Papa Francesco, per il quale nel 2019 ha composto le musiche del docu-film “La mia idea di arte”; da quel momento è attiva al fianco delle associazioni che lottano per i diritti delle donne e incontra spesso gli studenti per raccontare la sua esperienza.

A Mogliano Veneto, prima dell’esibizione, la pianista dialogherà con Alvise Albanese, avvocato del foro di Treviso. Filo conduttore sarà la libertà di scelta di ciascuno nella vita. Parlando ai giovani la pianista ripete spesso che «la gelosia non è una forma di amore». Se il partner «ti controlla il cellulare, ti impedisce di uscire con un’amica e ti fa terra bruciata intorno, isolandoti», questi sono tutti segnali da cogliere, e il consiglio che fornisce sempre alle ragazze è quello di studiare perché lo studio aiuta ad essere liberi.

 

Il progetto e i dati

L’incontro è parte del progetto “L’Amore rispetta, se fa male non è Amore”, realizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e i Minori (AIAF) di Treviso, con il patrocinio della Provincia di Treviso e del Comune di Mogliano Veneto.

Il progetto parte dai dati di un sondaggio sulle relazioni intime tra adolescenti in Italia, realizzato da Save The Children con Ipsos e pubblicato nel recente rapporto “Le ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza”. Analizzando i dati, si evince come il 30% degli adolescenti sostenga che la gelosia sia un segno d’amore come anche, per il 21%, condividere password social e digitali. Al 26% degli adolescenti è capitato che il/la partner creasse un profilo social falso per controllarlo/a, il 65 % dichiara di aver subito dal partner almeno un comportamento di controllo e il 52% dichiara di aver subito, almeno una volta, comportamenti violenti. 

«Quello che preoccupa di più, leggendo i dati, è l’accettazione diffusa di forme di controllo, la tolleranza nei confronti di pratiche violente e la persistenza di stereotipi di genere, in particolare quello di attribuire una responsabilità alla vittima di una violenza sessuale per il modo in cui è vestita», spiegano i promotori. «Questi non sono retaggi del passato, ma opinioni e comportamenti diffusi tra i giovani di oggi e solo questi dati dovrebbero far riflettere adulti (genitori, docenti ed educatori), associazioni e istituzioni sull’importanza di un’educazione al rispetto».

Partecipano al progetto diverse associazioni del Trevigiano: Associazione Genitori (AGe), Associazione Sentieri di Marca, Associazione SOMS, Associazione il Pesco, Associazione Cristiana Lavoratori Italiani (ACLI), Associazione Prevenzione e Informazione Oncologica (APIO), Coop Alleanza 3.0, Donne Attive in Famiglia e Società (MOICA).

L’iniziativa fa seguito a quella, già realizzata da Famiglie 2000 Odv il 18 marzo scorso a Treviso, della presentazione del libro “Cara Giulia” di Gino Cecchettin, sempre per sensibilizzare sul tema.

L’incontro è gratuito con prenotazione obbligatoria al link http://iscrizioni.famiglie2000.it: eventuali offerte saranno devolute al progetto “Fianco a Fianco”, campagna di raccolta fondi del Centro antiviolenza (CAV) delle Donne Libere di Quinto di Treviso.

 

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