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INFOBANDI – BANDI APERTI


Scadenza: ore 12.00 del 14 novembre 2025.

La presentazione del progetto avviene in 2 fasi:

  • I fase > proposta dell’idea progettuale. La presentazione vera e propria del progetto (Fase II) dovrà essere anticipata da un colloquio telefonico, chiamando dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 al n. 045.8083211
  • II fase > istruttoria completa del progetto. Ai soli soggetti ammessi alla seconda fase sarà richiesta la compilazione della documentazione necessaria al completamento dell’istruttoria, che dovrà avvenire entro le ore 12.00 del 14 novembre 2025.

Ambiti di intervento:

il bando è aperto a idee progettuali che rispondono in modo nuovo, efficace e sostenibile ai bisogni che riguardano i seguenti ambiti:

  • Anziani
  • Disabilità
  • Famiglia
  • Nuove povertà

Caratteristica fondamentale richiesta alle idee progettuali è l’auto sostenibilità, devono cioè essere in grado di sostenersi autonomamente nel tempo una volta superata la fase di accompagnamento.

Importo finanziato: il contributo massimo per progetto è di 30.000,00 e non può superare il 50% dei costi complessivi.

Ambito territoriale: territorio nazionale.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento: possono partecipare Associazioni ed Enti privati che non abbiano finalità di lucro. Devono inoltre essere in possesso dei seguenti documenti:

  • Statuto e Atto Costitutivo regolarmente registrato
  • Ultimi due bilanci approvati (2022 e 2023, oppure 2023 e 2024).

Scadenza: ore 23.59 del 1° dicembre 2025.

Ambiti di intervento:

 le proposte progettuali devono rientrare, in coerenza con le attività previste dagli Statuti dei soggetti proponenti, in almeno una delle attività di interesse generale di cui alle lettere da a) a z) dell’art. 5, comma 1, del CTS, visibili all’Allegato A (https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/Download.aspx?name=Dgr_1295_25_AllegatoA_568006.pdf&type=9&storico=False)

Oltre a questi, la Regione del Veneto individua i seguenti obiettivi locali prioritari:

  • Azioni di sostegno alle attività di recupero, raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari a favore di persone e famiglie che non riescono ad accedere ad una alimentazione sufficiente e sicura, ad integrazione o a rinforzo delle attività della Rete degli Empori della solidarietà regionali
  • Azioni di supporto e potenziamento del trasporto sociale in rete, ad integrazione o a rinforzo della Rete “STACCO” ai fini di solidarietà sociale
  • Azioni di contrasto al disagio sociale e alla solitudine adolescenziale-giovanile e al ritiro/isolamento sociale ed ambientale dei giovani, con particolare attenzione ad interventi volti a sostenere i giovani e/o le loro famiglie anche con azioni di contrasto al “Hikikomori”, anche favorendo la collaborazione con le istituzioni sanitarie e sociali impegnate nelle reti locali di supporto attive in ambito socioeducativo, nella valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e sportivo
  • Azioni di contrasto alla povertà sanitaria rivolte a persone vulnerabili, anche in ragione di temporaneo disagio socioeconomico, al fine di contrastare il rischio di deprivazione nell’accesso alle cure
  • Azioni di supporto alle famiglie fragili, alle persone vulnerabili e sole con interventi di contrasto al disagio sociale e alla solitudine nonché con interventi intergenerazionali, inter-culturali, che promuovono l’inclusione attiva e capacitante delle persone, anche valorizzando la silver-economy, le alleanze fra/delle reti e l’impiego del tempo libero dei singoli a favore della Comunità e dell’inclusione sociale
  • Azioni di carattere sportivo a valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico a favore delle persone con disabilità per promuovere lo sport, in tutte le sue forme, come strumento di dialogo, di inclusione sociale e di contrasto alle discriminazioni.

Importo finanziato:

la dotazione finanziaria complessiva riconosciuta alla Regione del Veneto ammonta a 1.429.778,00 €.

Il finanziamento sarà diverso a seconda della tipologia di progetto presentato:

  • Progetto con valenza comunale e/o sovracomunale in un Ambito Territoriale Sociale > costo progettuale da un minimo di 20.000,00 € a un massimo di 29.999,99 €
  • Progetto con valenza in più Ambiti Territoriali Sociali – interprovinciale e/o regionale, promossi da un partenariato costituito da un ente capofila e da ulteriore minimo tre partner > costo progettuale da un minimo di 30.000,00 € a un massimo di 50.000,00 €

Il finanziamento non potrà superare la percentuale massima dell’80% del costo complessivo del progetto. Il 20% costituisce la quota minima di cofinanziamento, il quale può essere costituito dalla valorizzazione dell’azione svolta dai volontari e/o dalla valorizzazione di beni messi a disposizione da soggetti terzi, pubblici e privati, esclusi i partner, per una quota pari al 10%.

Ambito territoriale: regione del Veneto.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento:

i soggetti proponenti (singoli e capofila) e i partner che possono partecipare al presente avviso sono i seguenti:

  • Organizzazioni di Volontariato (ODV) iscritte al RUNTS
  • Associazioni di Promozione Sociale (APS) iscritte al RUNTS
  • Fondazioni del Terzo Settore iscritte al RUNTS o all’Anagrafe delle Onlus, purché, entro e non oltre il 31 marzo 2026, abbiano presentato istanza di iscrizione al RUNTS e che i relativi procedimenti si siano conclusi positivamente.

Tali enti devono obbligatoriamente avere la sede legale o almeno una sede operativa stabile nel territorio della Regione Veneto.

Attenzione: L’incontro pubblico di presentazione rivolto alle associazioni si terrà online giovedì 6 novembre dalle 17.00 alle 18.30.

Scadenza: 31 dicembre di ciascun anno.

Ambiti di intervento: potenziamento delle attrezzature e dei mezzi, per la formazione e il miglioramento della preparazione tecnica e per la diffusione della conoscenza della protezione civile.

Ciascun soggetto può presentare una sola richiesta di finanziamento per un progetto finalizzato alle seguenti misure:

  • MISURA 1 > potenziamento attrezzature e mezzi
    • MISURA 1/A: potenziamento della capacità operativa e di intervento degli enti del Terzo settore iscritti nell’Elenco Centrale del Dipartimento della protezione civile di cui al punto 1.a, afferenti alle colonne mobili, sia mediante l’acquisizione di nuove attrezzature e mezzi sia mediante il potenziamento ed ampliamento delle capacità tecniche di mezzi già in possesso
    • MISURA 1/B: potenziamento della capacità operativa e di intervento delle colonne mobili del volontariato delle Regioni e Province autonome, sia mediante l’acquisizione di nuove attrezzature e mezzi sia mediante potenziamento ed ampliamento delle capacità tecniche di mezzi già in possesso dei soggetti di cui al punto 1.b dell’articolo 2 che ne fanno parte
    • MISURA 1/C: potenziamento della capacità operativa e di intervento dei soggetti di cui al punto 1.b dell’articolo 2 che non presentano progetti nell’ambito delle misure 1/A e 1/B, sia mediante l’acquisizione di nuove attrezzature e mezzi sia mediante potenziamento ed ampliamento delle capacità tecniche di mezzi già in loro possesso
  • MISURA 2 > miglioramento della preparazione tecnica mediante lo svolgimento delle pratiche di addestramento e di ogni altra attività, anche a carattere formativo, diretta a conseguire una maggiore efficacia dell’attività espletata dagli enti del terzo settore. Tale attività formativa può essere rivolta, oltre che ai volontari aderenti al soggetto proponente, anche ai volontari appartenenti ad altri soggetti
  • MISURA 3 > diffusione della cultura della protezione civile mediante la formazione e l’informazione alla popolazione in materia di previsione e prevenzione dai rischi e in materia di protezione civile, anche volti a favorire l’avvicinamento dei giovani alle attività del volontariato di protezione civile, sul territorio e in rapporto con le istituzioni locali; ogni altra attività finalizzata a favorire lo sviluppo della resilienza delle comunità e misure utili a ridurre i rischi del territorio e ad attenuarne le conseguenze
  • MISURA MISTA (2-3) – misura sperimentale > progetti finalizzati al coinvolgimento del volontariato organizzato di protezione civile nelle attività di pianificazione di protezione civile dei Comuni, anche associati, sulla base di un’intesa formalizzata tra l’Ente del Terzo settore, ivi compresi i gruppi comunali ed intercomunali, e il Comune, o il Comune capofila, che disciplini detta partecipazione.

Importo finanziato: non specificato.

Ambito territoriale: territorio locale, regionale, nazionale.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento:

soggetti di cui all’art. 32, comma 2, del decreto legislativo n. 1 del 2018 iscritti all’elenco nazionale di cui all’art. 34 del medesimo decreto e precisamente:

1.a) Enti del Terzo Settore (ETS) iscritti nell’elenco centrale del volontariato di protezione civile istituito presso il Dipartimento della protezione civile

1.b) Enti del Terzo Settore (ETS), ivi compresi i gruppi comunali, iscritti negli elenchi territoriali del volontariato di protezione civile istituiti presso le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.

Scadenza: libera.

Ambiti di intervento:

  • Cultura dell’educazione > progetti che mirano a creare e scoprire talenti, abilità, capacità, competenze, comportamenti utili per lo sviluppo e la crescita attraverso attività sociali, culturali, sportive, ricreative, formative, ecc. L’attenzione è posta sulle iniziative che hanno un obiettivo di contrasto all’abbandono scolastico e alle disuguaglianze educative. L’ambito di intervento può comprendere:
    • Progetti all’interno delle scuole
    • Servizi di integrazione sociale all’interno di centri di aggregazione
    • Progetti di inclusione sportiva
    • Iniziative culturali
    • Interventi specialistici a sostegno di bambini in situazioni di disagio emotivo-sociale e delle loro famiglie
    • Progetti e formazione in modalità a distanza o in presenza
  • Inserimento sociale e percorsi di accompagnamento all’autonomia > progetti di formazione in grado di stimolare processi di accompagnamento, riqualificazione e reinserimento lavorativo delle persone più fragili, come per esempio persone con disabilità, con pene detentive alternative, migranti ecc. In tale ambito rientrano gli interventi di:
    • Accompagnamento al lavoro per persone con disabilità e soggetti vulnerabili
    • Promozione dell’occupazione attraverso piani di intervento personalizzati
    • Training on the job e percorsi con l’auto-impresa
    • Promozione ed empowerment di giovani e donne
    • Servizi integrativi e innovativi per la conciliazione del lavoro con la famiglia, con particolare attenzione al lavoro delle donne
    • Formazione per la creazione di professionalità fondate su competenze in linea con i fabbisogni del mercato e in funzione dell’evoluzione tecnologica e digitale in corso
    • Misure alternative alla detenzione e reinserimento sociale
  • Povertà e inclusione sociale > di seguito alcuni esempi di interventi:
    • Servizi di accoglienza e assistenza a persone adulte in situazione di estrema difficoltà (per es. persone senza fissa dimora)
    • Interventi a sostegno di famiglie mono genitoriali, di minori allontanati dalle famiglie di origine o di minori stranieri non accompagnati
    • Progetti a supporto di famiglie in cui è presente una persona con disabilità
    • Interventi di “housing sociale” rivolte a persone non abbienti
    • Interventi volti a potenziare le autonomie personali e abitativi delle persone con disabilità
    • Interventi di rafforzamento delle capacità genitoriali delle famiglie provenienti da contesti socio-economici difficili
  • Tutela della salute > obiettivo di assicurare e garantire la fruizione di servizi sanitari del territorio da parte dei cittadini più fragili per tutelare e migliorare la qualità della loro vita. L’ambito di intervento riguarda iniziative che facilitino l’accesso alle cure a coloro che vivono in situazioni di fragilità e l’attivazione di servizi a supporto dei caregiver:
    • Sviluppo, qualificazione e innovazione dei servizi socio-sanitari
    • Costruzione, ristrutturazione, arredo ed equipaggiamento di edifici o reparti ospedalieri
    • Formazione di personale sanitario (medico e infermieristico)
    • Servizi di accoglienza a famiglie con persone malate e a supporto dei caregiver.

Importo finanziato: libero.

Ambito territoriale: territorio nazionale e internazionale.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento: possono presentare progetti Enti non profit che svolgono in via esclusiva o principale un’attività di utilità sociale e/o di interesse generale.

Scadenza: libera. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione si riunisce di norma 4 volte all’anno, nei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre, per deliberare sulle richieste pervenute.

Ambiti di intervento:

  • AREA SOSTEGNO SOCIALE: sostegno sociale a favore di bambini e ragazzi in situazione di disagio personale e/o familiare, a nuclei in condizione di fragilità e difficoltà, a persone con disabilità (sia psichica sia fisica), a giovani vittime di dipendenze, a ragazzi e giovani adulti senza lavoro e a rischio di emarginazione sociale;
  • AREA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E SVILUPPO: interventi umanitari e di sviluppo nei Paesi del Sud del Mondo, attraverso aiuti concreti destinati ad emergenze alimentari e sanitarie, con focus su assistenza di tipo sociale e nel settore dell’istruzione. La Fondazione contribuisce anche a creare iniziative professionali, patrocinando le spese per la formazione e l’acquisto di attrezzature, macchinari, materiali fino al coinvolgimento di tecnici in grado di avviare e sostenere i processi produttivi all’interno di una comunità locale;
  • AREA PRIMA SPERANZA: predisposizione di un sostegno mirato e tempestivo, coinvolgendo i servizi sociali competenti del comune di residenza e di altre organizzazioni del privato sociale, che possano garantire prossimità e conoscenza diretta di ciascun caso, a favore delle categorie sociali più deboli, in particolare a persone e nuclei famigliari in condizioni di grave e urgente difficoltà.

Importo finanziato: contributo massimo erogabile per singolo progetto € 20.000,00, salvo casi eccezionali in cui il Consiglio di Amministrazione deliberi lo stanziamento di contributi di importo superiore. È richiesta una quota di co-finanziamento pari ad almeno il 50% dei costi totali di progetto.

Ambito territoriale: territorio nazionale e internazionale.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento: enti pubblici o privati non profit e organizzazioni senza finalità di lucro aventi sede legale in Italia. Tali soggetti devono operare nei settori indicati nell’art. 5 del Decreto Legislativo 3 luglio 2017 n. 117, e i progetti/le iniziative proposte devono avere come oggetto finalità e ambiti di intervento previsti all’art. 4 dello Statuto della Fondazione.

Scadenza: è possibile presentare le richieste di finanziamento dall’1 gennaio al 28 febbraio e dall’1 luglio al 31 agosto di ogni anno.

Ambiti di intervento:

  • la ricerca, la cultura e l’educazione in campi affini alle funzioni istituzionali (economia, moneta, credito, finanza). La Banca fornisce sostegno a università, associazioni e fondazioni scientifiche per: progetti di ricerca o eventi specifici (convegni, seminari, ecc.); programmi di dottorato e master universitari, borse di studio e di ricerca;
  • la ricerca scientifica, la promozione culturale, la formazione giovanile e scolastica, fra cui rilevano: ricerca scientifica e innovazione tecnologica, con riguardo a: progetti di istituzioni e aree scientifiche di eccellenza, eventualmente in collaborazione con università, istituti nazionali e consorzi inter-universitari di ricerca, anche tramite il finanziamento di borse di studio; ricerche in campo biomedico, attraverso il finanziamento per investimenti in attrezzature scientifiche e strumentazioni d’avanguardia che agevolino l’attività di ricerca; trasferimento del know-how scientifico e tecnico al sistema economico-produttivo; acquisto di strumentazioni, attrezzature diagnostiche e terapeutiche presso strutture sanitarie e ospedaliere;
  • attività di accademie e istituzioni culturali di primario rango operanti a livello nazionale nella promozione e nel sostegno della cultura umanistica, storica e scientifica, con particolare riguardo a: studi e iniziative divulgative in campo storico, letterario e scientifico; eventi, mostre ed esposizioni, con l’esclusione di iniziative meramente celebrative di ricorrenze;
  • promozione a livello nazionale della qualità della formazione giovanile e scolastica, con particolare riguardo a: progetti, anche a carattere audiovisivo, volti allo sviluppo di opportunità educative che incidano sulla crescita qualitativa del sistema scolastico e sulla formazione culturale e scientifica dei giovani; progetti di alta formazione, promossi da centri accreditati e di rilievo nazionale, volti allo sviluppo di professionalità coerenti con i fabbisogni espressi dal mercato del lavoro;
  • beneficienza, solidarietà e pubblico interesse, con particolare riguardo a progetti di primarie associazioni, enti e istituzioni finalizzati all’assistenza e al sostegno di: minori e anziani in stato di bisogno; malati e disabili; persone colpite da forme di esclusione e disagio sociale.

Importo finanziato: libero. Il finanziamento concesso sarà pari al 50% del costo del progetto.

Ambito territoriale: territorio nazionale.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento: tutti gli enti senza scopo di lucro.

Scadenza: libera.

Ambiti di intervento:

la Fondazione contribuisce al benessere della comunità attraverso lo sviluppo di progetti nelle seguenti 5 aree di intervento:

  • Assistenza sanitaria alla comunità
  • Salute dei bambini e delle donne
  • Responsabilità verso la comunità
  • Formazione nel campo della gestione sanitaria
  • Hiv/Aids.

Importo finanziato: libero.

Ambito territoriale: territorio nazionale.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento: enti del Terzo settore.

Scadenza: libera.

Ambiti di intervento:

  • Educazione. I percorsi sostenuti dalla Fondazione in ambito educativo ricoprono diverse attività, relative allo studio e alla formazione scolastica.
    Nello specifico: attività di sviluppo della didattica volte all’alfabetizzazione, all’inclusione e alla prevenzione della dispersione scolastica; progetti di formazione umana, inerenti al supporto sociale, psicologico, educativo di minori e adulti, sostegno al funzionamento delle strutture, alla costruzione degli edifici scolastici e dei centri formativi laddove si intravveda una programmaticità e sostenibilità futura del progetto educativo.
  • Lavoro. I percorsi sostenuti in quest’area riguardano attività di sostegno all’occupazione, quali tirocini, inserimenti lavorativi e corsi di formazione professionale, volti a fornire non solo competenze tecniche ed organizzative, ma umane e relazionali necessarie per inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro.
    Si sono approfonditi percorsi portati avanti da enti ed associazioni che da anni operano con competenza ed attenzione alla persona, alla ricerca di modalità nuove e sempre più efficaci nel processo formativo. La Fondazione ha dato particolare attenzione ad iniziative rivolte a persone in situazioni di difficoltà, donne vulnerabili, giovani drop-out o in condizione di privazione della libertà. Percorsi dove il lavoro diventa strumento di prevenzione del disagio sociale, di reinserimento, di costruzione dell’autonomia individuale.

Importo finanziato: libero.

Ambito territoriale: territorio nazionale e internazionale, prediligendo interventi in aree dove la Fondazione è già presente.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento: enti o associazioni, pubbliche o private, senza scopo di lucro.

Scadenza: libera.; si possono presentare progetti durante tutto l’arco dell’anno 2025.

Ambiti di intervento:

Per il secondo semestre del 2025 la Fondazione sostiene progetti di utilità sociale riferiti a due linee di intervento:

  • Un mondo per le donne: supporto alle vittime di violenza e tutela della salute delle donne in situazione di fragilità sociale, culturale ed economica.
  • Disabilità: iniziative per l’inclusione e l’inserimento sociale e lavorativo di persone con disabilità.

I progetti candidati dovranno avere durata massima un anno. È possibile presentare fino a 3 volte, per il medesimo progetto pluriennale, la domanda di contributo, inoltrandone una nuova per ogni annualità.

Importo finanziato: libero. Non sono indicati limiti minimi o massimi. Viene valutata positivamente la quota di co-finanziamento dell’ente richiedente.

Ambito territoriale: territorio nazionale.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento:

  • Enti del Terzo Settore registrati al Runts o all’Anagrafe delle Onlus
  • Enti Pubblici

Devono inoltre essere in possesso dei seguenti documenti:

  • Statuto e Atto Costitutivo regolarmente registrato
  • Ultimi due bilanci approvati (2022 e 2023, oppure 2023 e 2024).

Scadenza: libera. Le richieste di liberalità sono valutate a partire da gennaio, ma le erogazioni non possono essere effettuate prima di maggio. Le erogazioni avvengono lungo il corso della restante parte dell’anno, fino ad esaurimento del plafond disponibile.

Ambiti di intervento:

  • Area nazionale sociale – Generale: interventi utili a sostenere un ampio spettro di temi di natura sociale. Tra questi, negli ultimi anni sono stati sostenuti anche progetti di lotta alla povertà educativa e al divario digitale, sostegno ai NEET e agli ELET, supporto psicologico e cura delle fragilità di adolescenti e giovani, lotta alle discriminazioni e alla violenza di genere, emergenze. Altre tematiche che saranno sostenute riguardano lo sport dilettantistico inclusivo (supporto a progetti che favoriscano l’inclusione sociale di soggetti fragili), progetti culturali (solo se hanno espliciti risvolti sociali e prevedono un coinvolgimento diretto di beneficiari fragili), progetti sociali realizzati da Enti religiosi, progetti di sensibilizzazione se riferiti a violenza di genere, educazione all’affettività, volta in particolare ad abbattere gli stereotipi di genere, educazione civica (inclusa l’educazione ambientale).
  • Area nazionale sociale – Focus: welfare sanitario di prossimità (accesso ai servizi sociosanitari, supporto alle famiglie con persone non autosufficienti o fragili, supporto a punti sanitari complementari al Sistema Sanitario Nazionale – SNN); valorizzazione delle potenzialità dell’Italia meridionale e insulare (contrasto alla dispersione scolastica, sviluppo delle aree interne, sostegno all’imprenditoria giovanile); inclusione sociale di migranti e rifugiati (accoglienza e inclusione, istruzione e formazione, inserimento lavorativo).
  • Area nazionale ricerca: ricerca medica (sostenuta esclusivamente con liberalità centrali); ricerca sociale (cui sarà destinata una quota circoscritta delle risorse dell’area ricerca).
  • Area internazionale sociale: interventi sostenuti esclusivamente con liberalità centrali, finalizzati allo sviluppo delle comunità e dei territori nei quali il Gruppo Intesa Sanpaolo opera con le proprie controllate estere (ambiti prioritari > povertà, con particolare attenzione per le zone rurali; povertà educativa e dispersione scolastica; formazione e inserimento lavorativo dei giovani e delle donne; divario digitale; povertà sanitaria; supporto agli anziani non auto-sufficienti; inclusione sociale di orfani e disabili; violenza sulle donne e sui minori; discriminazione verso le minoranze); interventi nei Paesi che hanno un Indice di Sviluppo Umano basso o medio (ambiti prioritari > insicurezza alimentare; disuguaglianza nell’accesso alla salute; povertà educativa; sviluppo economico e formazione professionale; empowerment delle donne e dei giovani; discriminazioni razziali); interventi in Paesi poveri o emergenti colpiti da calamità naturali (terremoto, alluvione, siccità, ecc.) o da altre tipologie di emergenza (es. guerra).

Importo finanziato: libero. I progetti al di sotto dei 5.000,00 € vengono sostenuti con liberalità territoriali, quelli di importo superiore con liberalità centrali. Le iniziative della sola AREA SOCIALE, la cui richiesta di contributo supera 70.000,00 €, dovranno prevedere il monitoraggio e la valutazione esterna delle attività e dei risultati raggiunti a cura di una delle Istituzioni universitarie individuate dal Fondo. Per i progetti di entità superiore ai 5.000,00 €, che non appartengono all’Area Nazionale Ricerca, emergenza, o rientranti nel programma “cibo e riparo per i bisognosi” del Piano d’Impresa di Intesa Sanpaolo, è richiesta una quota di co-finanziamento pari almeno al 10%.

Ambito territoriale: territorio nazionale e internazionale.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento: enti senza finalità di lucro aventi sede in Italia e registrati almeno in un registro pubblico (es. RUNTS, Albo delle società Cooperative, Elenco delle Organizzazioni della Società Civile, ecc.). All’atto della presentazione della domanda gli enti devono essere costituiti ed operativi da almeno due anni, e devono aver depositato almeno due bilanci o rendiconti di esercizio. Nei progetti internazionali l’ente deve avere due sedi (una in Italia e una nel Paese di realizzazione), oppure deve avere un partner operativo nel Paese estero in cui avrà luogo il progetto.

Scadenza: libera.

Ambiti di intervento: sanità, ricerca scientifica, assistenza alle categorie sociali deboli, istruzione e formazione, arte e cultura. Le aree prioritarie di intervento sono: progetti che riguardano le malattie rare (nel campo della ricerca scientifica); progetti riguardanti l’assistenza socio-sanitaria ai malati e il sostegno ai loro famigliari; progetti che investono la problematica dell’avvio al lavoro dei giovani; progetti che prevedono l’organizzazione di percorsi formativi per disabili e immigrati finalizzati al loro inserimento lavorativo e organizzati da enti di comprovata e pluriennale esperienza nel settore; progetti finalizzati alla riscoperta e alla valorizzazione delle arti e dei mestieri anche attraverso programmi di istruzione e formazione.

Importo finanziato: minimo 50.000,00 € – massimo 100.000,00 €.

Ambito territoriale: territorio nazionale e Paesi del Mediterraneo.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento: enti pubblici o privati senza scopo di lucro, che operano nel territorio nazionale e nei Paesi del Mediterraneo.

Scadenza: libera.

Ambiti di intervento: cultura, patrimonio artistico ed editoriale; ricerca sociale e utilità sociale; sport; relazioni pubbliche, convegni, iniziative speciali; ambiente.

Importo finanziato: libero.

Ambito territoriale: territorio nazionale e internazionale.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento: enti pubblici o privati senza scopo di lucro.

Scadenza: libera. La Fondazione non opera mediante bandi ma individua e sceglie possibili partner, valutando annualmente un numero ristretto di proposte di progetto.

Ambiti di intervento: in contesti di emarginazione sociale (laboratori/interventi artistici di lunga durata per bambini, adolescenti e giovani adulti), in contesti terapeutici (laboratori artistici di lunga durata per bambini, adolescenti e giovani adulti), interscambi (visite ai reciproci siti di progetto dei partner), sensibilizzazione (video, tournée, spettacoli, festival principalmente collegati ai progetti in corso realizzati dai partner), ricerca (pubblicazioni, convegni, valutazioni di impatto).

Importo finanziato: libero.

Ambito territoriale: territorio nazionale e internazionale. Contesti di emarginazione sociale caratterizzati da povertà, violenza, abusi, carenza di servizi educativi/culturali, aree rurali svantaggiate, periferie metropolitane, quartieri urbani degradati, baraccopoli, campi nomadi, carceri, aree di violenza urbana. Contesti terapeutici: reparti ospedalieri, day hospital, comunità terapeutiche.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento: Associazioni, Onlus, Fondazioni, Cooperative sociali.

Scadenza: libera.

Ambiti di intervento:

  • acqua e igiene: pozzi, pompe, sistemi di adduzione, cisterne, latrine, sanificazione, ecc.;
  • ambiente e sicurezza alimentare: agricoltura, allevamento, vivai, sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, energie rinnovabili, ecc.;
  • istruzione: arredi scolastici, materiale didattico, biblioteche, attrezzature informatiche, ecc.;
  • promozione socio-economica: formazione professionale, laboratori, microcredito e auto-mutuo aiuto, microimprese, cooperative, agricoltura e allevamento come attività generatrici di reddito, ecc.;
  • sanità: attrezzature medico-sanitarie, stock iniziali di medicinali, riabilitazione e fisioterapia, prevenzione, ecc.;
  • sociale: persone con disabilità, persone con disagio mentale, detenuti, migranti, rifugiati, minoranze, ecc.

Importo finanziato: massimo 5.000,00 €.

Ambito territoriale: tutti i Paesi in cui vi siano difficili condizioni sociali, politiche ed economiche con comunità in stato di forte bisogno.

Chi può presentare una richiesta di finanziamento:

  • la Chiesa locale attraverso tutte le sue espressioni caritative (parrocchie, gruppi, associazioni, missionari, comunità religiose, ecc.);
  • altre organizzazioni e associazioni aventi l’approvazione formale del Vescovo locale per il MicroProgetto che intendono realizzare.