Un linguaggio per l’inclusione attraverso il circo solidale

L’arte circense come linguaggio comune, che supera le barriere culturali e linguistiche, offrendo a tutti un’opportunità di accesso all’arte e alla cultura.

Prima l’impegno laboratoriale e progettuale volto all’inclusione sociale, propedeutico alla creazione di uno spettacolo finale aperto alla cittadinanza: è questo, in sintesi, il contenuto del progetto “Circolarmente: un linguaggio universale per l’inclusione” proposto dall’associazione Casa dei Beni Comuni Aps. Il progetto rientra nel percorso di co-progettazione 2024 del Csv Belluno Treviso.

I destinatari del progetto saranno in particolare soggetti vulnerabili come donne vittime di violenza, minori in situazioni di difficoltà, e migranti non necessariamente coinvolti in percorsi di accoglienza: queste persone, secondo i promotori, necessitano di spazi sicuri e inclusivi dove poter esprimere liberamente i propri talenti e le proprie culture senza timore di essere giudicati. L’iniziativa prevede, nel concreto, laboratori di circo con professionisti, laboratori di circo con volontari, corsi di formazione, incontri educativi e di sensibilizzazione, uno spettacolo conclusivo aperto al pubblico

Il progetto, dopo una fase preparatoria nel mese di dicembre e la raccolta delle iscrizioni, prenderà il via sabato 25 gennaio 2025 con il primo laboratorio, dedicato alla creazione di maschere in tessuto, a cura dell’artista Dem. 

«La finalità è quella di promuovere l’inclusione sociale, valorizzare le diversità, fare in modo che le persone coinvolte sviluppino fiducia in sé stesse, promuovere autonomia e benessere personale attraverso un linguaggio comune come l’arte del circo», spiega Silvia Silvestri, referente del progetto per Casa dei Beni Comuni. «Quest’ultima verrà utilizzata inoltre, per il pubblico, come strumento educativo per sensibilizzare sulle tematiche di violenza, discriminazione e intolleranza attraverso laboratori e spettacoli che promuovano valori di rispetto, tolleranza e inclusione».

«Ricordiamo che il progetto, come gli altri selezionati nel nostro concorso di idee, viene sostenuto in quanto si basa sulla progettazione in rete per un obiettivo comune, in questo caso a sfondo sociale e interessante per i differenti target cui si rivolge», dichiara Elisa Corrà, presidente del Csv Belluno Treviso. «Obiettivo del concorso è di creare una palestra di progettazione in rete e, in questo caso, diversi sono i soggetti coinvolti che, ognuno con la propria competenza, concorrono per dare sostegno ai beneficiari: le donne, per le quali si cercherà di promuovere l’empowerment femminile, minori che necessitano di un ambiente sicuro e stimolante, e migranti, per i quali verrà favorito il dialogo interculturale».

Il progetto si avvale della collaborazione di associazioni partner: Comitato d’Intesa, che in particolare coinvolgerà i giovani del Corpo europeo di solidarietà (Esc) nei laboratori di lingua e nel rapporto con i migranti; Belluno-Donna nelle attività di sensibilizzazione contro la violenza; Bretelle Lasche, nei laboratori dedicati al teatro; Dottor Clown Belluno nei laboratori di clownerie.

Oltre al primo laboratorio di maschere in tessuto, sono in programma per tutto il 2025 altri appuntamenti, alcuni con professionisti e altri con volontari del settore, dedicati a clownerie, coscienza corporea e acrobatica, corpo e consenso, giocoleria, creazione e filo teso, circo sociale, creazione dello spettacolo e realizzazione locandine.

Previsti poi dei corsi di formazione su circo sociale, contrasto alla violenza sulle donne, sulle modalità di intervento dei clown nei reparti ospedalieri.

Incontri educativi e di sensibilizzazione saranno portati avanti nelle scuole e in serate dedicate con conferenze, incontri con professionisti, proiezioni di film a tema, podcast. Il tutto si concluderà a dicembre 2025 con uno spettacolo finale al Teatro comunale di Belluno aperto alla cittadinanza.

Ad agevolare nella segnalazione, contatto e rapporto con i destinatari delle attività saranno presenti anche alcune associazioni, scuole e cooperative della provincia.

Tutti gli appuntamenti saranno nel sito dedicato www.liberamentecirco.it, di prossima apertura, dove è possibile iscriversi. 

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