Oltre 300 studenti coinvolti per vincere i disturbi alimentari

Prevenire l’insorgere dei disturbi alimentari negli adolescenti attraverso la formazione e il  coinvolgimento delle scuole con figure qualificate.

Questo, in sintesi, l’obiettivo del progetto “Corpo – La cura di sé”, portato avanti per un anno intero (e ancora in corso) dall’associazione “Margherita Fenice” di Belluno e finanziato all’interno del bando per la co-progettazione sociale 2021 del Csv Belluno Treviso.

Partner del progetto Ulss 1 Dolomiti, cooperativa Blhyster, associazione “Tutti in Campo” Odv e Farmacie Dolomiti.

«Scopo del progetto, avviato a gennaio 2022 e attualmente nella sua fase finale, è stato quello di aiutare gli adolescenti a resistere alle pressioni socioculturali che spesso li spingono ad uniformarsi all’ideale di magrezza a discapito di una vita sana e felice» spiega la presidente di “Margherita Fenice” Luisa Domenica Ciprian. «Ciò si traduce in una auspicata diminuzione dei fattori di rischio legati allo sviluppo dei disturbi alimentari e dei comportamenti ad essi correlati tra gli studenti coinvolti».

Si è trattato di un progetto innovativo in quanto, per la prima volta, è stato proposto nelle scuole della provincia di Belluno, coinvolgendo oltre 300 studenti: in particolare sono stati interessati gli istituti “Dal Piaz”, “Negrelli”,  “Colotti”, “Enaip” di Feltre, “Tiziano” di Belluno, “Dolomieu” di Longarone e Scuola di estetica di Sedico.

Gli interventi sono stati curati dalla responsabile del progetto, la psicologa e psicoterapeuta Isabella Maccagnan, e dallo psicologo Federico Caforio.

«All’avvio del progetto sapevamo non esistere nessuna iniziativa in atto nelle scuole a livello di prevenzione della malattia, non tanto concentrata dunque sul parlare dei disturbi del comportamento alimentare quanto di buone pratiche, stima di sé, ecc. in modo da prevenire l’insorgere del disturbo. Un intervento quanto mai urgente dato che, durante la pandemia, l’incremento dei soggetti ammalati in provincia è stato più del 30%, confermando un dato attestato a livello nazionale».

«Siamo molto orgogliosi di aver sostenuto questo importante progetto volto alla prevenzione dei disturbi alimentari tra i giovani, attraverso la formazione» aggiunge Nevio Meneguz, referente del Csv Belluno Treviso per la co-progettazione, supervisore del progetto al fianco di Nicola De Toffol. «Il numero delle classi coinvolte è certamente rilevante, ma si intercetterà anche un altro pubblico grazie alla promozione social e tramite il materiale informativo».

Nel concreto si sono svolti (e proseguiranno sino a fine mese) degli incontri di prevenzione con gli alunni: 4 incontri di 2 ore ciascuno per le diverse classi dei vari istituti per un totale di oltre 250 ore di formazione. Essi sono consistiti nella fase di discussione e nello svolgimento di esercizi specifici/esperimenti di tipo comportamentale; ancora, nella produzione di progetti grafici per la realizzazione di materiali promozionali: nel concreto un volantino illustrativo (clicca qui) e diverse borse (shopper) recanti messaggi di sensibilizzazione. Inoltre si è lavorato a materiale grafico-visuale: una serie di post tematici (in corso di promozione sulle pagine Facebook e Instagram di Associazione Margherita Fenice Belluno) e un video a scopo divulgativo mostrato nelle scuole e in rotazione sugli schermi delle diverse sedi di Farmacie Dolomiti. La cooperativa Blhyster ha contributo nel coordinamento della realizzazione grafica di gadget e materiale social mentre l’associazione “Tutti in Campo” ha aiutato a livello promozionale.

Il progetto prevede ora quale tappa finale un doppio incontro, sabato 14 gennaio, in collaborazione con “Scuole in rete” e “Belluno città che educa”.

Il primo, dal titolo “Quale fame? Disturbi del comportamento alimentare: parliamone!” è riservato al mattino agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Il secondo, dal titolo “Sulla loro pelle” e rivolto a genitori, insegnanti, educatori e cittadini, si terrà dalle 14.30 alle 17.30 presso la sala Bianchi “Dal Pont” in via Fantuzzi 11. Intervengono Sara Bertelli (psichiatra del Centro per i disturbi alimentari “Asst” di Milano), Sara Novero (psicologa e psicoterapeuta), Stefano Bertomero (vicepresidente del Coordinamento nazionale disturbi alimentari) e Gino Mazzoli dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Il dato

«C’è molto bisogno di aumentare la consapevolezza dei disturbi alimentari tra i ragazzi. Se nel 2021 il numero di nuove famiglie che si era rivolto alla nostra associazione in cerca di aiuto era triplicato, passando da circa 7 l’anno a 20, nel 2022 abbiamo 13 nuove famiglie, esclusi i contatti telefonici per informazioni: un numero dunque in calo rispetto all’anno scorso, ma comunque raddoppiato rispetto a prima, che conferma un’esigenza sempre presente» conclude Ciprian.

 

 

 

 

 

 

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